LA VIA PEUCETA SUL CAMMINO MATERANO, PEDALANDO NELLA MURGIA DA MATERA A BARI

La Via Peuceta è un viaggio nell’anima della Puglia che parla di radici profonde e di un’identità che si nutre di terra, sole e memoria.

Pedalando lungo questo tratto del cammino materano da Matera a Bari, rimbalzi tra i paesaggi lunari delle gravine, le ricche foreste di uliveti e le aride steppe della Murgia.

Lungo il percorso trovi punti di ristoro e strutture ricettive dove passare la notte, quindi potrai pedalare con un bagaglio limitato e utilizzare le borse GIVI-Bike della linea Adventure. Se preferisci percorrere la Via Peuceta in autonomia, puoi portare con te tutto l’occorrente nelle borse della linea Experience: i dislivelli sono contenuti e le strade sono sempre asfaltate o sterrate compatte.

Parti da Matera che puoi raggiungere comodamente in treno. Appena salti in sella ti ritrovi da fantastici scorci sui celeberrimi sassi, l’iconica gravina e le colline delle Murge.
A lasciarti senza fiato non sono i dislivelli, ma i panorami incredibili.

Prosegui su strade secondarie e affronti la salita più dura della giornata per raggiungere il santuario di Picciano che sorge su un’altura di 440 metri al confine tra Puglia e Basilicata. Questo è il tipico luogo di culto dove silenzio e spiritualità pervadono l’ambiente. Non vi sono particolari attrazioni artistiche oltre alla realistica statua della Madonna ed il Cristo, ma puoi assaporare uno spaccato di vita dei monaci benedettini che ancora lo abitano.

Dopo uno sguardo al magnifico panorama, goditi la discesa tra i campi e rimani sulla poco trafficata strada asfaltata che ti conduce a Gravina in Puglia. Qui, puoi fermarti per pranzo e dedicare una sosta alla visita del borgo dove si riconosce il ponte dell’Acquedotto che collega le due sponde del torrente Gravina. L’abitato e il territorio circostante sono caratterizzati dalle suggestive gravine: profondi canyon scavati nella roccia dall’acqua nel corso del tempo.

Gli ultimi colpi di pedale ti portano ad Altamura, famosa per il suo pane. Qui puoi terminare la prima tappa e rilassarti con una meritata doccia rinfrescante in una delle numerose strutture ricettive. Con le luci dorate del tramonto puoi visitare il centro storico con i suoi stretti vicoli e le chiese antiche. Tra queste non perderti la Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nel XIII secolo per volere di Federico II di Svevia. Altamura, inoltre, è nota anche per la scoperta dell’uomo di Altamura, un fossile umano di Neanderthal rinvenuto in una grotta nelle vicinanze.

Il secondo giorno prosegui lasciandoti guidare dagli ordinati muretti a secco e pedali su un comodo double tack che taglia i campi.
Dopo qualche chilometro, passi proprio davanti alla Grotta di Sant’Angelo: un cunicolo naturale carsico dove all’interno sono presenti graffiti e affreschi risalenti all’Alto Medioevo e al XIII secolo. Poco lontano trovi anche la “Grotta di Cristo” che è naturale ricca di stalattiti. Merita sicuramente una visita.

Giugni a Santeramo che, posto a quasi 500 metri di altitudine, è il comune più alto della provincia ed è ricco di testimonianze archeologiche, architettoniche e rupestri di varie epoche. L’abitato ha origini antiche: sono stati rinvenuti resti della tradizione greco-romana. Inoltre, un tempo era protetto da un fossato e dalle e mura di cinta, per poi essere ampliato nel XVI secolo con la costruzione del castello, oggi Palazzo Marchesale.

Qui, ti puoi fermare per pranzo e recuperare le energie: la strada è ancora lunga, ma ti aspetta anche tanta discesa.

Prosegui verso Cassano nelle Murge con i suoi palazzi antichi che meritano uno sguardo insieme alle chiese e alle torri di origine medievale.

Anche Bitetto, che incontri poco dopo, è ricco di resti antichi, tra tutti, non perderti Porta Piscina. Questa per molto tempo è stato uno degli accessi principali alla città vecchia, fortificata, dove viveva la maggior parte della popolazione fino ai primi anni del XVIII secolo.

Godendoti la comoda discesa, arrivi a Bari costeggiando lo stadio San Nicola per poi tuffarti nel centro storico con le strette viette e le numerose chiese, senza dimenticare il castello Normanno Svevo, voluto da Federico II nel XIII secolo.

Hai completato così la Via Peuceta e ora puoi decidere se dirigerti verso la stazione o prolungare il tuo soggiorno in una delle strutture ricettive.

Abbiamo diviso la Via Peuceta in due tappe che ci sembrano perfette per la fuga a pedali di un fine settimana primaverile o autunnale. D’estate le temperature possono essere elevate, il percorso è pedalabile, ma il caldo è un fattore da non sottovalutare. Puoi anche programmare le tappe secondo le tue esigenze utilizzando l’itinerario completo.

La Via Peuceta è un percorso alla scoperta di caratteristici borghi, trulli e muretti a secco, scenari naturali incredibili e una straordinaria gastronomia fatta di sapori genuini. Cosa aspetti? Allaccia il casco e partiamo!