GIRO DELLE MALGHE DI ASIAGO: UN VIAGGIO IN MTB TRA PAESAGGI DA FAVOLA E STORIA

Con questo Tour ad anello puoi godere di panorami incantevoli, approfittare di gustose soste presso le malghe e attraversare luoghi teatro di aspri scontri durante le due guerre mondiali.

L’itinerario si snoda sull’altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza, su strade per lo più sterrate e divertenti sentieri.

Ti consigliamo di percorrere questo itinerario tra la primavera e l’autunno per evitare le rigide temperature invernali.

I prati ondeggiano sotto la carezza del vento e in primavera fioriscono in un’esplosione di colori che rapisce lo sguardo. In estate la fitta vegetazione e la brezza frizzantina del mattino o della sera, regalano un po’ di refrigerio al caldo incessante del sole. In autunno, gli stessi alberi si trasformano in una tavolozza di colori caldi, dipingendo il paesaggio con tonalità dorate e ramate.

A rendere incantevole questo altopiano non è solo la bellezza della natura, ma anche le testimonianze che questa conserva delicatamente. I vasti prati verdeggianti e i boschi con i loro fitti abeti e larici, raccontano storie di tempi antichi, di battaglie e di pace, di vita e di rinascita.

Pedalando per le strade e per i sentieri dell’altopiano di Asiago, puoi percepire il sussurro della storia: qui, durante la Grande Guerra, si sono combattute battaglie epiche.
I musei e i sacrari raccontano queste storie con dignità e rispetto, mantenendo viva la memoria di chi ha camminato su questa terra con coraggio e speranza.

È, allora, tempo di partire!
Ti consigliamo di vestire la tua mountain bike con le borse GIVI-Bike della linea Adventure: mantieni un assetto leggero senza rinunciare a qualche snack, a una giacchetta antivento e alla giusta quantità di acqua.

Lasciata l’auto in uno dei parcheggi di Asiago, cominci a pedalare verso l’imponente sacrario, poi ti dirigi in direzione sud.
Già dopo pochi colpi di pedale ti trovi ad attraversare gli scogli di Ave: particolari conformazioni rocciose stratificate, risultato di fenomeni carsici millenari.
Percorrendo la comoda e ampia sterrata nel bosco, superi la chiesetta cimbra e ti trovi ai piedi della salita per raggiungere la cima del Monte Corno. Nei suoi pressi trovi la malga omonima e il monumento che onora i caduti della Seconda guerra mondiale.

Raggiunta la cima puoi scegliere di percorrere lo stretto labirinto naturale scavato nella roccia, qui è bene prestare attenzione e procedere a passo d’uomo. Sul versante occidentale del monte sono ben visibili due postazioni italiane d’artiglieria della Prima guerra mondiale, puntate sulla piana di Granezza.

Iniziando la piacevole discesa, passi accanto al cimitero britannico di Granezza. Questo è uno dei cinque sacri luoghi dove riposano le spoglie dei soldati inglesi caduti durante la Prima guerra mondiale.
Dopo la disfatta di Caporetto nell’ottobre 1917, le truppe d’oltremanica aiutarono attivamente l’esercito italiano a respingere, con successo, l’attacco austriaco negli ultimi giorni del 1918. Le spoglie dei soldati britannici non furono mai traslate, per espressa volontà della Madre Patria e i cinque cimiteri dove oggi si trovano le lapidi in marmo bianco, sono Tutelati dalla Commonwealth War Graves Commission, che li cura e ne garantisce la conservazione.

Quando riprendi a pedalare, segui la comoda strada gravel che corre lungo l’antica ferrovia e raggiungi la strada panoramica che si snoda sotto la Malga Foraoro, sfiorando la vetta del Monte Cucco.

Proseguendo sull’ampia strada sterrata che attraversa il fitto bosco, superi alcuni dei cimiteri inglesi e oltrepassi il bivacco Boscon. Qui, incontri l’ultimo dei luoghi dedicati ai soldati inglesi caduti durante gli scontri della Prima guerra mondiale, il cimitero Boscon con 166 lapidi di marmo.
Dopo aver affrontato l’ultimo tratto di salita, rientri ad Asiago dove puoi goderti il meritato riposo e reintegrare le tue energie con una birra fresca in uno dei tanti accoglienti bar.

Questa avventura non è solo un viaggio fisico, ma anche un tuffo nell’anima di una terra ricca di storia e sacrificio, dove ogni pedalata ti fa sentire parte di un racconto genuino. È impossibile non sorprendersi pensando che paesaggi così suggestivi possano essere stati teatro di eventi così cupi.